10 ottobre 2005

MARGHERITA BUY NON SI ABBANDONA

Senza voler essere cattivo: non capisco il successo dei film di Faenza. Personalmente penso che sia dovuto ad una sorta di assuefazione del pubblico italiano alla mediocrità del cinema e della televisione. Ciò detto ho visto la prima metà del film con sorpresa. Il film mi stava piacendo e lo trovavo anche coraggioso. Credo che sia iniziato a crollare man mano che le sue ambizioni salivano. La prima scena che mi ha urtato è stata quella della porta che non si apre. Un vero pasticcio. Di lì in poi il fastidio si è trasformato in irritazione se non peggio: apoteosi il cane che attraversa il palco! Il pubblico che era vicino a me sembrava reagire allo stesso modo ma ciò non leva un passaparala positivo. Credo che piaccia del film il tema, il sentirselo vicino, sia per le donne che per gli uomini se di mezza età. La Buy è davvero notevole, quanto basta per andare comunque a vederlo. Ciò non leva che è incapace di fare scene di sesso. Anche con registi capaci su queste corde ha fallito (vedi Pozzessere), con Faenza non c'era molto da sperare ma la scena non inizia male solo che poi si decide di far pesare tutto su Alessia Goria il peso erotico della scena. Brutta scelta e la Buy non avrebbe dovuto accettare, per etica professionale! Peccato, sono convinto che Margherita Buy se si decidesse sarebbe capace di regalarci momenti di rara intensità erotica, grazie proprio al suo pudore e alla sua intelligenza.

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